L'incidente ai gasdotti Nord Stream e i danni ambientali
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Direttore: Alessandro Plateroti

L’incidente ai gasdotti Nord Stream e i danni ambientali

impianto gas

Le autorità tedesche avvertono sui danni che le fughe di gas rilevate nei gasdotti russi Nord Stream 1 e 2 possono causare all’ecosistema.

A partire dalle falle, verrebbero infatti rilasciati nell’atmosfera metano, molto più dannoso della CO2. Danni non tanto per l’ecosistema marittimo, quanto per l’atmosfera, affermano da Berlino.

È stata l’Agenzia federale per l’ambiente (UBA) a stimare che potrebbero essere rilasciate 0,3 milioni di tonnellate di metano, avvertendo che al momento non ci sono meccanismi per sigillare le tubazioni interessate. Una tonnellata di metano riscalda l’atmosfera esattamente quanto 25 tonnellate di CO2 in cento anni.

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I calcoli dell’agenzia tedesca

Stando ai calcoli dell’agenzia tedesca, l’effetto sul surriscaldamento climatico delle perdite, dovrebbe stimarsi nell’equivalente di 7,5 milioni di tonnellate di CO2.

Le stime si rifanno alle tre falle rilevate nei Nord Stream 1 e 2, a cui si è aggiunta ora una quarta perdita: la Guardia costiera svedese ha infatti rilevato una quarta fuga di gas, pur se di dimensioni inferiori, nella zona economica esclusiva svedese e nel Nord Stream 2.

impianto gas
impianto gas

Il rilevamento sarebbe avvenuto nel corso di un pattugliamento da parte delle autorità svedesi, che controllano la zona con barche e aerei. Attualmente, si registrano due perdite in ciascun gasdotto, due nella zona danese e due nella zona svedese, in acque internazionali. Sia i governi di Svezia e Danimarca, sia quello tedesco che l’Unione Europea determinano queste falle ad un sabotaggio, la cui origine è oggetto di indagine.

Entrambi i gasdotti in questo periodo non funzionavano: il Nord Stream 1 aveva sospeso forniture poche settimane fa a causa di presunti problemi tecnici rilevati dalla Russia, mentre il Nord Stream 2 non è mai entrato in servizio in quanto il governo tedesco ha sospeso l’iter di certificazione a seguito del riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass da parte di Mosca.

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ultimo aggiornamento: 29 Settembre 2022 16:32

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